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Barbagallo, Corrado
calzolaio. Membro dell’organizzazione comunista clandestina, nel 1929 venne condannato dal Tribunale speciale a 4 anni e 6 mesi di reclusione per attività antifascista. Dopo I'8.9.1943 ha partecipato alla Resistenza, partigiano combattente nella Divisione Garibaldi « ModenaPianura ».
Barale, Giovanni
N. il 25.1.1887 a Gaiola (Cuneo), ucciso dai tedeschi a Castellar di Boves (Quneo) l’1.1.1944; artigiano. Dopo aver frequentato per 5 anni il ginnasio nel Seminario di Cuneo, si trasferì a Boves per apprendere l'arte di fabbricare e aggiustare carri. Dopo un soggiorno a Genova emigrò e, lavorando da carradore, visse a Parigi, a Losanna e a Ginevra. Durante la guerra 191518 lavorò come operaio militarizzato presso la FIAT e, nel 1917, partecipò ai moti di Torino per il pane e la pace (« Volevamo solo pane — egli dirà — e ci hanno dato piombo»). Dopo i moti venne inviato al fronte e combattè sul Monte Grappa, con il 3° Reggimento genio delia IV Armata.
Nell’immedia[...]
[...]sso di notizie particolareggiate sulla dislocazione delle formazioni partigiane, si accingevano ad attaccarle in forze. Barale e Bava decisero allora di ripartire immediatamente, per informare il Comando dell’incombente pericolo, ma i tedeschi, che già avevano iniziato il rastrellamento, li sorpresero lungo la strada. Ne seguì una sparatoria, dalla quale Bava uscì illeso mentre Barale, colpito gravemente alla coscia, trovò scampo nella chiesa di Castellar di Boves.
L’indomani (1.1) giunsero in suo soccorso il figlio Spartaco e l’autista Giacomo Rigoni, con una macchina che avrebbe dovuto trasportarlo in luogo sicuro. Ma durante il tragitto i tedeschi bloccarono l’auto, individuarono Barale e l’uccisero sul posto, unitamente al figlio e a Rigoni, dandone poi alle fiamme i cadaveri.
Dopo la Liberazione, alla memoria del valoroso combattente antifascista è stata conferita la medaglia d’argento. I compagni di lotta avevano dato il suo nome alla 117a Brigata Garibaldi. La « Giovanni Barale » ebbe 200 combattenti. Di questi, oltre a numerosi feriti e i[...]
[...]liberazione, Silvio Einaudi dedicò a Giovanni Barale questi versi: « No, non svegliarti, grande partigiano. / Ride il fascista ancor sulla tua terra. / Non è finita ancor la scura guerra, / che hai combattuto tra i tuoi colli e il piano. / Dormi col figlio, che al cuor tuo si serra! / Non ti direm l’angoscia che ci afferra; / non devi credere che sei morto invano ».
Barale, Spartaco
N. a San Dalmazzo (Cuneo) nel 1922, ucciso dai tedeschi a Castellar di Boves (Cuneo) l’1.1.1944. Figlio di Giovanni Barale (v.), comunista egli stesso e organizzatore delle prime bande partigiane cuneesi, fu caposquadra della 117a Brigata Garibaldi. Fu ucciso mentre tentava di mettere in salvo il genitore, gravemente ferito.
Barbagallo, Corrado
Storico. N. a Sciacca (Agrigento) ri .12.1877, m. a Torino il 16.4.1952. Laureatosi a Firenze, vi strinse amicizia con Mario Rapisardi e col giovane Concetto Marchesi, entrambi socialisti; e con Gaetano Salvemini, Ugo Mondolfo, Cesare Battisti. La sua adesione al marxismo, di marca positivistica com'era allora corrente ne[...]